Un giorno nella vita di un Vigile del Fuoco al World Press Photo 2024
Theo Dagnaud non ha bisogno del mantello per essere un eroe. E come lui tutti i Vigili del Fuoco che, l’estate scorsa, hanno dovuto combattere contro le fiamme feroci divampate nelle foreste del Québec; una serie di incendi devastante che ha battuto ogni record negativo precedente.
A Day in the Life of a Québec Fire Crew è il titolo della foto vincitrice del World Press Photo 2024 per la categoria Singles in America del Nord e Centrale. Lo scatto ritrae il suddetto Vigile che, in piedi su una roccia, scruta l’orizzonte alla ricerca dei colleghi. Orizzonte che, in realtà, non sarebbe nemmeno dovuto esistere. Eppure, il suo sguardo riesce a penetrare tutti quegli alberi di cui resta soltanto qualche tronco carbonizzato. Il bianco e nero marca l’assenza di colori in un ambiente ormai privo di vita. La posizione che ricopre Theo nell’immagine, centrale ed elevata, evidenzia l’importanza del suo mestiere e ne esalta il coraggio, quasi mitologico.
Il protagonista dell’immagine, però, non è lui. E non sono neanche i suoi colleghi. Potremo dire che il personaggio principale di questo scatto sia la foresta che non c’è più, rappresentante di un mondo che sta subendo gravi trasformazioni. Ma non è quello che ci suggerisce l’autore, Charles-Frédérick Ouellet, nel titolo. Il vero protagonista della fotografia è “a day”, un giorno, nella vita di un Vigile del Fuoco. Un giorno, protagonista di una storia che abbiamo sentito troppo spesso negli ultimi anni. La storia che racconta di come il nostro pianeta ha bisogno del nostro aiuto e di come un uomo, da solo, non è in grado di salvarlo. Gli incendi naturali, che negli ultimi anni sono aumentati drasticamente in tutto il mondo, sono solo un sintomo del riscaldamento globale. Per spegnere questo fuoco, il più acceso di sempre, dovremo tutti essere meno distratti e più vigili.
Marco Lauletta
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