Heartstrings: un intimo ritratto della demenza senile in Giappone
Il progetto Heartstrings di Kazuhiko Matsumura vuole ritrarre il problema della demenza in Giappone. La popolazione giapponese, infatti, presenta uno dei numeri più alti al mondo di persone anziane affette da malattie come l’Alzheimer. Attraverso le sue fotografie, l’artista non ci mostra solo i problemi sociali legati alla malattia, ma anche le relazioni tra i protagonisti dei suoi racconti e i loro famigliari.
La sfida maggiore nel guidarci
alla comprensione del fenomeno è stata, per il
fotografo, evitare gli stereotipi sul tema. I suoi primi tentativi
riuscivano a esprimere la tristezza e il dolore, ma trascuravano una
parte del messaggio che voleva trasmettere. In seguito, è riuscito ad adottare
un approccio più delicato. Ha valorizzato il punto di vista più
personale dei protagonisti delle sue fotografie, e ha optato per un bianco
e nero talvolta illuminato da tenui colori in quei rari momenti di gioia,
spesso legati a un ricongiungimento con la natura.
Walking together
In questo
capitolo il fotografo non si limita a rappresentare
l’inorganico wandering, il vagare senza scopo che i giapponesi chiamano haikai, di Shigeo e di sua moglie che ne ripercorre i
passi sei anni dopo. La serie di foto si apre e si chiude con due luoghi significativi:
la strada dov’è stato visto per l’ultima volta e il parco dove amava
passeggiare. All’interno di questa cornice vi sono alcuni oggetti che ci
permettono di entrare in maniera più intima nella loro vita. L’ultimo ritaglio di
giornale, le indicazioni nel
parco, gli occhiali, l’urna, un
pezzo degli shogi (gli
scacchi giapponesi) sono portatori di un significato più profondo legato al
ricordo dell’uomo che rimane alla moglie.
Journey of the Heart
Nel
successivo capitolo entriamo nella vita di Atsushi, un fotografo che ha
collaborato con Matsumura agli effetti di alcune foto del progetto. Le immagini
si concentrano sulla sua perdita di cognizione dello spazio e del tempo a causa
della malattia. Il ritratto dell’uomo risulta allora molto significativo: i contorni non definiti e la
figura luminescente come quella di un fantasma simboleggiano la perdita
sia fisica sia mentale della sua persona. Unico elemento visibile sono gli
occhiali, un oggetto, ancora una volta, che agisce da supporto per il
ricordo.
Heartstrings
Nell’ultimo capitolo, Masaharu,
il marito di Kimiko, ci racconta la trasformazione del loro rapporto
in seguito alla malattia. Da un giorno all’altro Kimiko non era più in grado di
riconoscere la sua famiglia; una foto sfocata rappresenta questo
momento. La donna non ha più riconosciuto in Masaharu un marito, ma un padre.
Interpretare questo nuovo ruolo ha permesso all’uomo di riconnettere il filo
che legava i loro cuori, gli heartstrings che danno il titolo al
progetto.
La cura e
il rapporto umano
Matsumura si domanda come poter migliorare la vita di queste persone più fragili. Atsushi ha ritrovato la sua felicità offrendo aiuto a chi soffre della sua stessa malattia. Masaharu sottolinea il ruolo dei caregiver, ma ne denuncia anche la carenza, uno dei problemi sociali del Giappone. La risposta è allora nella cura, nell'instaurarsi di rapporti umani: stare vicino a queste persone, ascoltare le loro storie è la migliore medicina.
Laura Capitani, Mattia Medina
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