Semio-teca è il blog didattico del Laboratorio (2) di scrittura della Laurea Magistrale in Semiotica dell'Università di Bologna. Curato dal docente Antonio Laurino, raccoglie e presenta gli elaborati prodotti dalle studentesse e dagli studenti durante le diverse edizioni del corso, a partire dall'a.a. 2018/2019. I testi che ospita, redatti individualmente o in coppia e oggetto di discussioni critiche collettive, affrontano, da una prospettiva semiotica, temi ed eventi politici, culturali, artistici e mediatici, hanno carattere essenzialmente commentativo e sono rivolti a un pubblico interessato ma non specialista.

Fighting, Not Sinking: racconto fotografico di una memoria sommersa

Tra i vincitori regionali della 67esima edizione del World Press Photo spicca il fotografo Eddie Jim, che nella categoria Singole per Sudest asiatico e Oceania presenta Fighting, Not Sinking. La foto, come si può leggere nella didascalia, è stata scattata alle isole Fiji, e ritrae un uomo di 72 anni, Lotomau Fiafia, immerso fino al petto nell’acqua insieme al giovane nipote John, nel punto in cui ricordava ci fosse il bagnasciuga quando era ragazzo.

Ciò che colpisce dello scatto è innanzitutto la netta divisione tra parte superiore e parte inferiore: in alto vediamo i volti dei due personaggi stagliarsi contro il cielo, mentre in basso l’acqua altera la percezione dei loro corpi abbracciati, che appaiono sproporzionati. Da un lato i loro visi sono esposti pienamente alla luce del sole, dall’altro le parti del corpo immerse appaiono più in ombra, in un’atmosfera che rievoca il tipico silenzio ovattato e fluttuante dei fondali. Il taglio della superficie del mare restituisce così una cesura non solo spaziale – tra l’alto e il basso – e cromatica – tra luci e ombre –, ma veicola un significato profondo che ha a che fare con il racconto di una storia. Si può notare infatti il richiamo a una memoria sommersa, a un ricordo deformato, all’immagine di un paesaggio che vive ormai solo nella mente dell’anziano Lotomau, il quale cerca di rievocarla nel presente e trasmetterla al nipote con una modalità tattile, corporea. La foto, come suggerisce il titolo, racconta quindi il tentativo di combattere per salvare un passato che affonda come i corpi nel mare: la forza di questa battaglia è profondamente segnata negli sguardi intensi dei due personaggi, concentrati a immaginare le profondità di un ricordo che i raggi del sole faticano ormai a raggiungere.

Ludovica Santangelo

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