Semio-teca è il blog didattico del Laboratorio (2) di scrittura della Laurea Magistrale in Semiotica dell'Università di Bologna. Curato dal docente Antonio Laurino, raccoglie e presenta gli elaborati prodotti dalle studentesse e dagli studenti durante le diverse edizioni del corso, a partire dall'a.a. 2018/2019. I testi che ospita, redatti individualmente o in coppia e oggetto di discussioni critiche collettive, affrontano, da una prospettiva semiotica, temi ed eventi politici, culturali, artistici e mediatici, hanno carattere essenzialmente commentativo e sono rivolti a un pubblico interessato ma non specialista.

A Father’s Pain: caos e stasi catturati in un'immagine

Il 6 febbraio 2023 un forte terremoto ha colpito il sud della Turchia, causando la perdita di oltre 50.000 vite umane. Tale disastro naturale ha lasciato un'impronta indelebile nelle regioni colpite, causando distruzione su vasta scala e stravolgendo radicalmente il quotidiano delle persone coinvolte. È a questa tragedia che Adem Altan dedica il suo scatto, vincitore a livello regionale del World Press Photo 2024, nella categoria Singles.

Al centro dell’immagine, un uomo seduto sulle macerie indossa una giacca catarifrangente arancione, che cattura immediatamente lo sguardo di chi osserva la fotografia. Questa giacca, di solito associata alla sicurezza e alla visibilità, crea un contrasto stridente con lo sfondo di distruzione, generando un conflitto visivo che attira l'attenzione sull’uomo e sulla sua situazione. Il colore arancione può essere infatti associato alla protezione e alla speranza, creando un forte paradosso con lo sfondo desolato e grigio delle macerie.

L’uomo tiene la mano di una bambina, la figlia che non è sopravvissuta al terremoto. L’immagine incarna una toccante dissonanza tra il caos del terremoto, che porta movimento e distruzione, e la staticità che ne consegue, l’interruzione del normale flusso della vita. Non vi sarà più ricambio generazionale, non ci sarà più la mano di un padre che tiene quella della figlia intenta a scoprire il mondo. Si crea così una commovente divergenza tra ciò che era e ciò che è, tra il caos e la stasi.

La fotografia ha un impatto emotivo straordinario: la composizione dell’immagine e la scelta dei colori permettono di enfatizzare il contrasto tra la vita e la morte. Tra movimento e stasi, si è detto. Tuttavia, trattandosi di un terremoto, è forse opportuno evidenziare che si parla, in realtà, di un’opposizione tra il movimento distruttivo delle scosse e l'interruzione del movimento creativo della vita. Questo tragico accostamento è capace di creare una dualità ancora più emotivamente penetrante, che consente di costruire uno sguardo profondo sulla devastazione causata dal disastro naturale.

Asia Della Bruna

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