Semio-teca è il blog didattico del Laboratorio (2) di scrittura della Laurea Magistrale in Semiotica dell'Università di Bologna. Curato dal docente Antonio Laurino, raccoglie e presenta gli elaborati prodotti dalle studentesse e dagli studenti durante le diverse edizioni del corso, a partire dall'a.a. 2018/2019. I testi che ospita, redatti individualmente o in coppia e oggetto di discussioni critiche collettive, affrontano, da una prospettiva semiotica, temi ed eventi politici, culturali, artistici e mediatici, hanno carattere essenzialmente commentativo e sono rivolti a un pubblico interessato ma non specialista.

Vendere l’anima per un po’ di “Magia”: Guerrero e il paradosso di morire per guadagnarsi da vivere

Tra i progetti del World Press Photo 2022 c’è anche quello che ritrae la dura realtà che i coltivatori indigeni affrontano in Messico: la coltivazione dell’oppio e il mercato della droga. In The Flower Of Time. Guerrero’s Red Mountain, Yael Martinez evoca il senso di vuoto, di assenza e il dolore sofferto da coloro che sono colpiti dalla criminalità organizzata a Guerrero.

La foto, vincitrice nella categoria Open Format, ci mostra il sinistro potere del “Fiore del Tempo”: l’effetto narcotico del papavero. Lo stesso Morfeo, nelle apparizioni notturne, viene raffigurato con un mazzo dei “fiori dell’oblio”, capaci di donare ai dormienti realistiche illusioni.

È proprio questo il terreno in cui si muove lo scatto di Martinez: il confine tra realtà e illusione, lucidità e fumosità. Sul piano espressivo dell’immagine, c’è un contrasto tra il brillante dei punti di luce e lo sfondo scuro da cui emergono. Il tutto non indica solo una distesa di stelle nel cielo della notte, espressione dell’onirico, ma anche il conflitto tra ciò che è luminoso, quindi vitale, e tenebroso, dunque mortifero. L’immagine gioca proprio su questa opposizione: raffigurato in primo piano c’è un uomo all’apparenza vestito a festa, quasi nell’intento di danzare nel cielo notturno; tuttavia, scompare la traccia di umanità del volto, perché nelle orbite non ci sono occhi, c’è la “Magic.

Questa foto è una denuncia alle politiche economiche neoliberiste che hanno portato gli agricoltori ad abbandonare le colture tradizionali per quelle più redditizie. Dunque, il papavero diventa protagonista dello scenario dilemmatico in cui si trova la popolazione messicana: vivere in pseudo-povertà rinunciando alla coltivazione dell’oppio, o produrre droga per guadagnarsi da vivere.

Veronica Zanella

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