Semio-teca è il blog didattico del Laboratorio (2) di scrittura della Laurea Magistrale in Semiotica dell'Università di Bologna. Curato dal docente Antonio Laurino, raccoglie e presenta gli elaborati prodotti dalle studentesse e dagli studenti durante le diverse edizioni del corso, a partire dall'a.a. 2018/2019. I testi che ospita, redatti individualmente o in coppia e oggetto di discussioni critiche collettive, affrontano, da una prospettiva semiotica, temi ed eventi politici, culturali, artistici e mediatici, hanno carattere essenzialmente commentativo e sono rivolti a un pubblico interessato ma non specialista.

“Evia Island Wildfire”: quando il cielo ruggisce perché il fuoco divampa

Un urlo soffocato di dolore che toglie il respiro; non per la mancanza di ossigeno nell’aria, ma per l’improvvisa mancanza di prospettive: la foto di Konstantinos Tsakalidis, vincitrice della categoria Europa singoli scatti del World Press Photo 2022, racconta proprio questo. 

L’espressione di Panayiota Kritsiopi, donna di origini greche, nonché soggetto dello scatto, narra una condizione di completa sofferenza. È interessante notare come questa sensazione straziante, catturata entro lo sguardo di un obbiettivo, riesca a oltrepassare il rispettivo supporto digitale bucando lo schermo e colpendo ferocemente la sensibilità dell’osservatore. Ci si sente circondati dalle fiamme e da un calore fatale. Veniamo in questo modo trasportati lì con lei: nel paese di Gouves, sull’isola di Eubea, in Grecia.

L’immagine in sé sarebbe spoglia: una casa circondata da alberi, un vialetto impreziosito da ciottoli che ne seguono la silhouette, e la padrona di casa in primo piano. Vi è un elemento, però, che stona su qualsiasi piano interpretativo: il fuoco che divampa. A livello cromatico si impone sulla scena e ne distrugge l’equilibrio; su quello ambientale si fa portavoce di un messaggio che rende conto di una crisi climatica senza precedenti; mentre per quanto riguarda quello umano spiazza, strugge e toglie il fiato.

L’incendio, avvenuto sull’isola di Eubea durante l’agosto del 2021, ha causato serie conseguenzei boschi e la vegetazione ci metteranno anni a ricrescere e, dunque, pascoli e raccolti ne risentiranno; mentre per il turismo passeranno decenni prima di riuscire a ripristinarlo.

Una tragedia, insomma, pagata al prezzo di vite stravolte, descritte attraverso una lente che imprime un grido strozzato, una mano appoggiata al petto e gli occhi socchiusi in un istante di raccoglimento; quasi come se la protagonista sperasse di svegliarsi dopo un gigantesco incubo.

Alice Morelli

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