Semio-teca è il blog didattico del Laboratorio (2) di scrittura della Laurea Magistrale in Semiotica dell'Università di Bologna. Curato dal docente Antonio Laurino, raccoglie e presenta gli elaborati prodotti dalle studentesse e dagli studenti durante le diverse edizioni del corso, a partire dall'a.a. 2018/2019. I testi che ospita, redatti individualmente o in coppia e oggetto di discussioni critiche collettive, affrontano, da una prospettiva semiotica, temi ed eventi politici, culturali, artistici e mediatici, hanno carattere essenzialmente commentativo e sono rivolti a un pubblico interessato ma non specialista.

"Evia Island Wildfire": la foto simbolo dell’estate europea ai tempi del riscaldamento globale

La stagione degli incendi europea 2021 è stata la seconda peggiore mai registrata, preceduta solo da quella del 2017. Secondo il rapporto annuale del Joint Research Centre, circa un milione di ettari di terreno è bruciato nel bacino del Mediterraneo e la principale causa è il riscaldamento globale.

Anche Evia, seconda isola greca per estensione, è stata investita da un mega fuoco – così chiamato per la sua intensità e durata. 

A restituirci l’immagine del disastro ambientale che coinvolge l’Europa è la fotografia Evia Island Wildfire, del fotogiornalista Konstantinos Tsakalidis. Premiata al concorso World Press Photo 2022, nella sezione “Singole” per la regione Europa, lo scatto è in grado di farci comprendere il profondo senso di perdita emotiva e ambientale.

Così come l’uomo, che in presenza di calore ha una vista sfocata,la lente fotografica cattura e immortala un paesaggio pervaso da una luce rossastra e sfumato tra le fiamme, di cui non si distinguono i contorni, se non quelli di Kritsiopi: la donnarappresentata al centroraffigura nitidamente il dolore. Colta nell’atto di un grido, con il suo abito nero in segno di lutto e la mano rivolta al petto, Kritsiopi simboleggia il senso di perdita per i ricordi che la sua casa e la sua terra custodiscono. Mentre il paesaggio alle spalle è sfocato e indica un dolore collettivo per il disastro ambientale imminente, la donna al centro dell’inquadratura richiama l’attenzione dell’osservatore e lo coinvolge in una sofferenza intima e personale.

Questo scenario, paragonabile alla rappresentazione dell’Inferno dantesco, è sempre più comune in Europa. L’impegno e la costanza dei cittadini possono fare la differenza e l’Unione Europea ci viene in aiuto attraverso il progetto Copernicus, per la prevenzione, l’individuazione e il contenimento degli incendi boschivi.

Alessia Magnanimi

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