"Dear long hair…": Irina Werning e il suo progetto fotografico "The Promise"
La pandemia ha avuto un forte impatto sul sistema scolastico in America Latina. Le lezioni online hanno creato difficoltà a famiglie e studenti con accesso limitato a internet, andando a sfavorire coloro che già vivevano in situazioni di disagio. Ecco cosa ci racconta il progetto The Promise della fotografa Irina Werning.
In foto, Antonella
Bordon, 12 anni, si trova nella sua stanza ed è circondata da libri e pupazzi.
Sullo sfondo c’è lo zaino, è appeso al muro da mesi, dalla chiusura delle scuole. Antonella è seduta alla sua scrivania, usa
il cellulare dei genitori per seguire le lezioni, videochiamare i compagni e studiare insieme, a distanza. Ciò che colpisce dello scatto è la posa della studentessa,
sebbene sia in camera agisce come se
fosse in aula, alzando la mano per
prendere parola. Utilizza un gesto che attraverso lo schermo ristretto è solo
parzialmente visibile, se non del tutto impercettibile.
In primo piano, i
protagonisti del progetto: i suoi lunghissimi capelli, il suo tesoro. Senza scuola Antonella sente di aver perso
parte della sua identità, perciò decide di compiere un atto simbolico e allo stesso tempo provocatorio: offrire il suo “tesoro
più prezioso” pur di riavere indietro le lezioni in presenza e la quotidianità
annullata dalla crisi pandemica. Per chi fa parte di una comunità
indigena i capelli sono sacri,
prolungamento delle idee, in connessione con gli antenati e perciò non dovrebbero mai essere tagliati, a meno che non
succeda qualcosa di tragico. Infatti, in questo caso, l’obiettivo era di
cercare un contatto con l’universo,
richiamare una forza che avrebbe esaudito il desiderio di normalità.
A settembre 2021,
quando finalmente si è ritornati in presenza, Antonella ha confessato di sentirsi diversa e tutti lo hanno
notato perché ha mantenuto la sua promessa.
Simona Papa
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